Antonio Musarò

Professore ordinario di Istologia, embriologia e biotecnologie cellulari presso la Sapienza Università di Roma. Laureato in Scienze Biologiche (1991), ha conseguito il dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie Cellulari (1996). Dal 1996 al 2000 ricopre la carica di Research Fellow in Medicine presso la Harvard University (USA). Dal 2003 al 2014 è nominato (titolo onorario) Adjunct Associate Professor presso la Edith Cowan University in Australia. E’ stato direttore dell’Istituto Interuniversitario di Miologia, direttore del master di II livello in “Stem cells and genome editing”. E’ coordinatore del corso di dottorato in Morfogenesi e Ingegneria Tissutale e senior fellow e coordinatore della classe accademica scienze della vita nella Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza. E’ coinvolto in diverse attività di divulgazione scientifica; dal 2010 è direttore scientifico della manifestazione “Festa della Scienza” (Salento).

Una terapia alternativa per la distrofia muscolare di Duchenne

Nonostante gli enormi progressi della ricerca biomedica fatti negli ultimi anni, non esiste ancora una terapia risolutiva per la distrofia muscolare di Duchenne (DMD), una malattia genetica causata dall’assenza della proteina distrofina e caratterizzata da atrofia e debolezza muscolare a progressione rapida e da degenerazione dei muscoli scheletrici, lisci e cardiaci. Uno degli eventi patogenetici associati alla DMD è l’instaurarsi di una infiammazione cronica che induce una alterazione morfo-funzionale nel muscolo distrofico. Ad oggi, l’unica terapia disponibile per la DMD consiste nella somministrazione dei glucocorticoidi, una classe di ormoni steroidei, i quali funzionano come agenti anti-infiammatori e immunosoppressivi. Tuttavia, il trattamento prolungato con glucocorticoidi può causare molteplici e severi effetti collaterali, quali atrofia muscolare, ritardo nella crescita, cataratta, osteoporosi e ipertensione. Si rende pertanto necessario utilizzare delle terapie più mirate e con meno effetti collaterali per contrastare la risposta infiammatoria cronica e rafforzare i muscoli del paziente distrofico.

Interfering with chronic inflammatory response as therapeutic approach to treat muscular dystrophy.

The goal of the project is to produce satisfactory protocols in the treatment of Duchenne muscular dystrophy. Our working hypothesis is that the hostile dystrophic niche might limit the efficacy of dystrophin replacement interventions. DMD is a chronic disease that is largely refractory to different type of therapies. The anti-inflammatory glucocorticoids (GC) are the only available treatment for DMD. However, long-term GC treatment causes muscle atrophy and wasting. Thus, targeting specific mediator of inflammatory response may be more specific, efficacious, and with fewer side effects. The goal is to characterize specific mediators of the pathogenesis of DMD and to pharmacologically target specific candidates involved in the switch from acute to chronic inflammatory response. We will define at cellular, molecular, functional level whether interfering with inflammatory cytokines and their signaling, by either pharmacologically or genetically approach, we can counteract necrosis, strengthen muscle phenotype, and improves functional performance of dystrophic muscles.