Malattie degenerative- intervista a Stefano Gianni
(Prof. di Biologia Molecolare - Sapienza e Istituto pasteur Italia) 

Hobbies: jogging
Film preferito: C’era una volta in America di Sergio Leone

Prof. Gianni, nel 2000 si è recato a lavorare in un laboratorio all’estero, presso l’MRC di Cambridge, e qualche anno più tardi è rientrato per svolgere la sua Ricerca in Italia. In entrambi i casi ha usufruito di borse di studio dell’Istituto Pasteur Italia. Cosa ha significato questa esperienza per la sua carriera di ricercatore?
L’Istituto Pasteur Italia ha rappresentato la spina dorsale della mia carriera. Infatti, la borsa di studio per l’estero mi ha dato l’occasione di unirmi a un laboratorio molto competitivo e di grande visibilità internazionale, presso il quale ho imparato come utilizzare tecniche all’avanguardia di ingegneria proteica, per studiare meccanismi attraverso i quali le molecole biologicamente importanti si riconoscono e si legano. Grazie alla borsa per rientrare in Italia ho potuto poi portare le conoscenze acquisite nel mio laboratorio e, in seguito, con il finanziamento triennale riservato a ricercatori “under 40”, ho potuto consolidare la mia indipendenza fino a raggiungere il ruolo di Professore Ordinario.

Quale è l’oggetto dei suoi studi oggi?
La mia attuale ricerca è incentrata sullo studio della correlazione tra la struttura e la funzione delle proteine, con particolare riferimento al riconoscimento proteina-proteina per la comprensione delle basi molecolari di diverse patologie. In particolar modo, il mio gruppo di ricerca studia proteine coinvolte nella formazione di tumori e nell’infezione di alcuni virus quali il Papilloma Virus e il virus del Morbillo.

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