I laboratori Pasteur – Italia hanno sede nei locali ristrutturati, dell’ex- ospedale Regina Elena – oggi un centro di ricerca per studi condotti nel campo della medicina molecolare, biotecnologia e nanotecnologia. Il laboratorio consiste di cinque stanze adiacenti (un laboratorio di biochimica e biologia molecolare, una stanza per le colture cellulari, una per la strumentazione e gli uffici). L’Istituto Pasteur Italia si trova in stretta vicinanza con Sapienza Università di Roma e giova dell’accesso a infrastrutture avanzate, allo stabulario e attrezzature per la citofluorimetria a flusso, la microscopia confocale, la genomica e la proteomica.
Prof. Hiscott – biologo molecolare e virologo di fama internazionale – è stato chiamato a Roma a dirigere il laboratorio Pasteur. «Questa per me è un’entusiasmante e unica opportunità: essere circondato da tanti ricercatori di valore, qui all’Istituto Pasteur e nella vicina Università. Sono inoltre onorato di legarmi alla Rete degli Istituti Pasteur nel mondo e alla sua missione, quella di condurre ricerca di base per lo sviluppo di nuove strategie di diagnosi, cura e prevenzione di patologie, tra cui le malattie infettive e i tumori». Il programma di ricerca di Hiscott è incentrato sullo sviluppo di nuovi approcci immunoterapeutici contro le malattie infettive e il cancro. Un tema interdisciplinare che permetterà ai diversi esperti del Pasteur e della Sapienza di prendere parte allo sviluppo sia di programmi di ricerca di base, sia di ricerca traslazionale. Il progetto di ricerca del laboratorio Pasteur coinvolge ricercatori e clinici nei seguenti campi:
– Immunoterapia dei tumori;
– microbiologia;
– sviluppo di farmaci antivirali;
– immunità innata e adattativa ai virus.
Michela ha conseguito il dottorato in Biologia Cellulare e dello Sviluppo presso l’Università Sapienza, dove si è occupata della caratterizzazione molecolare dell’attività e modificazione post-traduzionale di mutanti del soppressore tumorale p53, in modelli di carcinoma ovarico. Durante il PhD, ha condotto studi volti all’analisi delle vie di trasduzione del segnale che regolano l’attivazione dei linfociti T. In particolare, la sua ricerca si è focalizzata sui meccanismi coinvolti nell’attivazione del fattore di trascrizione NF-kappaB e delle vie regolate dalle chinasi PI3K e PIP5K. Nell’ultimo anno Michela ha svolto la sua attività di ricerca presso l’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena, impegnata in un progetto riguardante le vie molecolari che regolano la plasticità metabolica delle cellule staminali di cancro alla mammella. All’Istituto Pasteur, Michela si occupa dello studio di approcci immunoterapici per il trattamento del cancro e delle malattie infettive, e in particolare del ruolo di NF-kappaB nelle terapie antitumorali basate sull’uso di virus oncolitici. Nel tempo libero, ama dedicarsi alla fotografia e allo sport.
Laureato in Biotecnologie Mediche alla Sapienza con una tesi sul ruolo della viremia residua nel follow-up di pazienti HIV-positivi, Enrico ha frequentato per tre anni il laboratorio di Virologia del Policlinico Umberto I, dove si è occupato di diagnosi e ricerca clinica nell’ambito delle malattie infettive di natura virale. All’Istituto Pasteur Enrico ha conseguito il Dottorato di Ricerca lavorando su nuovi approcci terapeutici volti ad eliminare l’infezione latente da HIV-1, basati sulla stimolazione dell’immunità innata in combinazione con modulatori epigenetici. Durante il Dottorato si è inoltre occupato dello studio di terapie antitumorali per il trattamento del carcinoma prostatico mediante l’uso di virus oncolitici. Nel tempo libero si dedica alla musica, passione che porta avanti da diversi anni.
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